L’olio di cocco è un alimento ricco di proprietà e molto versatile.
Ha un aspetto variabile in base alla temperatura, dato che il suo punto di fusione è pari a 24°C: nei mesi caldi si presenta sotto forma di olio mentre a basse temperature è solido e può essere spalmato come il burro.
In passato è stato ritenuto pericoloso per la nostra salute poiché è ricco di grassi saturi, ma ora vari studi indicano che favorirebbe l’aumento del colesterolo buono HDL: a supporto di questa tesi vi sarebbe il bassissimo tasso di malattie cardiovascolari in alcuni tra i Paesi con maggiore consumo di olio di cocco, quali lo Sri Lanka.
L’olio di cocco è ricco di vitamina E, K, ferro e favorisce l’assorbimento di calcio, utile per la salute di ossa e denti. Permette inoltre l’assorbimento delle vitamine liposolubili A, D, E, K, fondamentali per moltissime reazioni metaboliche dell’organismo.
Contiene inoltre acido laurico, caprico e caprilico, che esplicano attività antisettica contro batteri, funghi e virus.
L’olio di cocco sembrerebbe migliorare anche le funzioni cognitive e mnemoniche.
Ancora da dimostrare la sua capacità effettiva di bruciare il grasso addominale; sicuramente, come altri lipidi, induce il senso di sazietà.
Benefico per l’intestino e per il suo microbiota.
A livello cosmetico e dermatologico è un ottimo nutriente, elasticizzante e riparatore della pelle, utile anche in caso di dermatiti, eczemi e psoriasi.
Il suo profumo è rilassante e distensivo e quindi spesso rientra nella formulazione di oli e prodotti per massaggi e aromaterapia.
Dona ai capelli morbidezza e lucentezza: basta fare qualche impacco sulle lunghezze per ritrovarli lucidi e fortificati. Avendo un profumo sgradito ai pidocchi, può essere, al pari di lavanda e neem, un valido strumento per prevenire eventuali infestazioni.
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